Linux proibisce alcuni termini nei linguaggi di programmazione dei computer: niente più ‘master’, ‘slave’ e ‘blacklist’ nei codici

<p>Il fondatore Linus Torvalds ha stilato alcune linee guida con termini più 'inclusivi'. Prima di lui, molte altre aziende informatiche hanno deciso di eliminare i riferimenti che possono far pensare al razzismo, compresi Google e Microsoft</p> <p>L'articolo <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/13/linux-proibisce-alcuni-termini-nei-linguaggi-di-programmazione-dei-computer-niente-piu-master-slave-e-blacklist-nei-codici/5866743/" rel="nofollow">Linux proibisce alcuni termini nei linguaggi di programmazione dei computer: niente più &#8216;master&#8217;, &#8216;slave&#8217; e &#8216;blacklist&#8217; nei codici</a> proviene da <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it" rel="nofollow">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>

Solutions Manager